La Regione Emilia-Romagna decreta lo Stato di crisi regionale per la chiusura del viadotto dell’E45 e mette a disposizione di imprese, lavoratori studenti e famiglie della Valle del Savio e dei Comuni di Roncofreddo e Sogliano al Rubicone 250mila euro di risorse regionali.

“Abbiamo messo a disposizione fondi regionali per evitare che le imprese chiudano e per far sì che gli studenti, soprattutto di Bagno e Verghereto, possano continuare a studiare anche se temporaneamente lontano dalle loro aule – speiga il presidente Stefano Bonaccini -. Ora bisogna che anche il Governo faccia subito la propria parte intervenendo con gli ammortizzatori sociali e con interventi sul fronte fiscale, e riconoscendo lo stato di emergenza nazionale”.

Lo stato di crisi regionale ha una durata di 180 giorni. E’ inoltre partita la richiesta, d’intesa con le Regioni Toscana e Umbria, dello stato di emergenza nazionale per il territorio delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. L’Unione dei Comuni Valle Savio comincia intanto a organizzare la gestione delle domande e l’erogazione dei contributi rivolti a famiglie e aziende del territorio messe in difficoltà dalla chiusura dell’E45.

“L’obiettivo – spiegano il sindaco di Cesena Paolo Lucchi, presidente dell’Unione Valle Savio, e il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, vicepresidente – è di mettere a fuoco le necessità più urgenti e di attivare il sistema più semplice e rapido possibile per assegnare i contributi”.