Un quinquennio di crescita costante degli arrivi e delle presenze turistiche nel territorio di Imola e Faenza. Questo è il primo dato che emerge dall’Analisi dei flussi turistici condotta dall’istituto Jfc per conto di If Imola Faenza Tourism Company.

Per quanto riguarda l’area faentina, l’incremento degli arrivi si è mantenuto costante negli anni, con un risultato molto positivo anche nel 2018 (+99.318), per una variazione complessiva nel quinquennio di +38,7% (27.688 in valori assoluti). Andamento analogo anche per le presenze: incremento costante nel periodo 2013-2018 e punta massima nel 2018 (267.987 presenze). L’aumento nei cinque anni è del 23% (oltre 50.000 presenze in più).

Comune per comune, gli arrivi si rivelano nel 2018 ovunque in aumento, tranne che a Brisighella, dove si è registrata una flessione del 2,2%. Faenza guida con 60.338 (+5,1% sul 2017) davanti a Riolo Terme con 17.730 (+5,3%). Altissimi gli incrementi negli altri comuni dell’Unione Romagna faentina (+68%).

Anche per quanto riguarda le presenze l’aumento nel 2018 è significativo sia relativamente agli italiani (+6,2%), sia agli stranieri, che crescono in maniera ancora più netta: +15,6%.

Passando ai target, nel Faentino prevale la tipologia leisure con il 17,33% delle presenze, che in valori assoluti superano le 46.000 unità. Seguono la terza età (10,66% e oltre 28.000 pernottamenti) e il comparto termale che supera le 25.000 presenze e arriva al 9,56% di percentuale sul totale.

L’ambito faentino registra un fatturato da turismo pari a 23 milioni e 171 mila euro (essendo il primo anno di rilevamento non è possibile effettuare un confronto con l’anno precedente). Di questi, il 60,3% è direttamente riconducibile alle strutture ospitanti (13 milioni e 974 mila). Il settore più redditizio per fatturato è il leisure con 4,5 milioni di euro, seguito ceramica (2,7), enogastronomia (2,4), termale (2,1), fiere (1,6) e da terza età (1,5).