Cna Rimini, con l’intento di favorire l’inserimento lavorativo di persone disoccupate e in condizioni economiche disagiate, sostiene e promuove il progetto di Caritas Rimini “Fondo per il lavoro”. “L’obiettivo – spiega Cna – è superare il concetto assistenzialistico promuovendo un sistema virtuoso ed educativo che miri al reinserimento sociale della persona con al centro la sua dignità”.

Il lockdown ha duramente colpito l’economia del territorio con conseguenze sull’occupazione di una stagione complicata: il dato legato alle assunzioni gestite dagli uffici di Cna nel periodo aprile-agosto registra un calo di 198 unità, ovvero una riduzione di oltre il 30% rispetto allo scorso anno. Difficoltà confermate dall’altissima percentuale di ricorso agli ammortizzatori sociali: tra le aziende assistite da Cna il 71% ad aprile aveva attiva una domanda di ammortizzatore sociale, percentuale che a luglio scende al 19%. “Dati significativi – continuano dalla Cna Rimini – che è facile immaginare avranno un impatto sulla capacità di spesa delle famiglie e sulla tenuta della coesione sociale. Un buon mese di agosto non basta, l’economia del territorio dovrà fare i conti con il prossimo autunno su cui peseranno in modo determinante anche le politiche nazionali”. Da qui l’avvicinamento tra Cna e Caritas, che ha l’obiettivo di valorizzare al massimo l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, servizio offerto da Cna attraverso Ecipar che, alla luce di questo accordo, si preoccuperà di segnalare alle proprie aziende l’opportunità fornita dal Fondo per il Lavoro, attingendo alla banca dati della Caritas.

Anche la formazione diventa determinante per agganciare occasioni occupazionali. Cna-Ecipar nel 2019 ha erogato 2.830 ore di formazione nei confronti di persone in cerca di lavoro, 250 disoccupati hanno svolto corsi professionalizzanti con 65 aziende del sistema Cna coinvolte attraverso stage formativi a cui si aggiungono i 44 tirocini del 2019 e i 19 in corso.

Lo strumento operativo è il Fondo per il lavoro istituito dalla Caritas Diocesana di Rimini che prevede un contributo a fondo perduto a favore dell’azienda nella misura del 15% del costo lordo dipendente per un massimo di 12 mesi. Ad oggi complessivamente sono stati erogati 685mila euro di somme a sostegno del reinserimento lavorativo, 42mila euro già impegnati per contratti stipulati in scadenza. Sono 45 le persone che hanno firmato un contratto a tempo indeterminato ma tra tirocini, contratti a tempo determinato e indeterminato sono 181 gli occupati complessivi registrati, con 103 aziende coinvolte (tra queste 53 artigiane, industriali, servizi e produzione e 19 bar, ristoranti, alberghi).