La famiglia Naldoni, titolare dell’omonimo Molino a Faenza, ha sottoscritto nei giorni scorsi un accordo commerciale con la proprietà del Molino Stacchiotti di Ancona, per valorizzare il passato del Molino, punto di riferimento del suo territorio già dagli inizi del ’900. L’obiettivo del Molino Naldoni, mugnai dal 1705, è produrre le proprie farine con marchio Stacchiotti e di lasciare agli Stacchiotti la rappresentanza commerciale.

La famiglia Naldoni non è nuova alle alleanze strategiche con storici molini come quella stretta, sempre quest’anno, con il Molino Mugnaioni di Prato che da oltre 120 anni macinava grano sotto la guida della stessa famiglia e che ora ha trasferito il marchio a Molino Naldoni.

Un anno, il 2019, che finisce quindi con questa partnership e che ha segnato altre grandi novità per il molino faentino, come il nuovo stabilimento di via Pana a Faenza, uno dei pochissimi molini costruiti ex novo in Italia. La sua è una struttura tecnologicamente avanzata che proprio nel 2019 ha iniziato la produzione con la capacità di macinare 280 tonnellate di grano tenero al giorno in 20mila mq di superficie totale con circa 8.200 mq d’immobile.

La dedizione alla qualità di Naldoni ha permesso di ottenere, sempre nel 2019, per lo stabilimento di Faenza e anche per il molino 100% Bio a Marzeno, la BRC8, il certificato più importante che sancisce lo standard globale per la sicurezza alimentare, riconosciuto dal Global Food Safety Initiative con valutazione di doppia A che riconosce l’impegno quotidiano profuso da Molino Naldoni a garanzia della propria filiera produttiva.