Sarà presentato ufficialmente questa sera, martedì 30 aprile, il programma elettorale della coalizione di centro sinistra che sostiene Davide Ranalli nella sua candidatura a sindaco per il Comune di Lugo. L’ampia coalizione, che è uno dei tratti assolutamente distintivi in questa campagna, racchiude dentro sé il Partito Democratico, la lista civica “Insieme per Lugo”, Verdi, Partito Repubblicano e “Sinistra per Lugo”, gruppo civico, quest’ultimo, che include Partecipazione Sociale e PSI.

L’appuntamento, per scoprire i temi principali del programma e su cosa verterà il progetto della coalizione, è fissato per le ore 20.30 alla Sala del Carmine di Lugo in corso Garibaldi n. 16. Un progetto che si articola in diciassette punti strategici decine di proposte e, per ogni una di esse, le azioni per realizzarle.

Nel corso della serata interverranno i vari rappresentanti delle liste coinvolte per spiegare idee, soluzioni proposte e riflessioni in vista del voto del 26 maggio. Ad aprire l’incontro sarà l’intervento di Alessandra Morici, capogruppo della lista “Insieme per Lugo”, a seguire toccherà a Gianmarco Rossato, segretario comunale e capogruppo per il Partito Democratico. Proseguendo nella serata sarà la volta di Mario Betti per il Partito Repubblicano, Gilberto Minguzzi per “Sinistra per Lugo” ed infine Gianluca Baldrati capogruppo dei Verdi. Le conclusioni saranno affidate a Davide Ranalli.

“Un programma – spiega Davide Ranalli – non è mai un elenco di cose da fare. Un programma è, prima di tutto, una visione del mondo. È l’idea che hai del futuro della tua comunità, di come sarà fra trenta o cinquanta anni. Un programma non puoi scriverlo se non sei stato in grado di leggere negli occhi le persone che incroci per strada, i loro bisogni, la loro condizione sociale, le loro paure ma anche il loro desiderio di riscatto. Un programma significa progettare, pensare ancora oggi in un’epoca in cui ciò che conta è il consenso, magari avuto con un pensiero breve. Un programma è dare risposte complesse a problemi complessi. Un programma, infine, è qualcosa di utile se le mani che lo hanno scritto sono tante, tantissime”.