Il 10 febbraio i Comuni hanno celebrato il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

A Marina di Ravenna le celebrazioni si sono svolte nel piazzale Marinai d’Italia 19, davanti alla lapide in ricordo degli esuli, accolti nella località negli anni Cinquanta e Sessanta, a seguito dell’emigrazione forzata dalle terre d’origine, ha registrato gli interventi del vicesindaco Eugenio Fusignani, della vice presidente dell’ufficio decentrato del Mare Silvana Piolanti, che ha sottolineato lo spirito di accoglienza della comunità di Marina; di Ettore Berni e Mario Dugan, in rappresentanza delle famiglie dei profughi e della comunità giuliano dalmata, che hanno portato la loro esperienza diretta; e di una studentessa della terza media dell’Istituto Mameli che si è soffermata sul parallelismo del dramma dell’esilio con il Sommo Poeta Dante Alighieri.

A Lugo il vicesindaco Pasquale Montalti ha commemorato il Giorno del Ricordo con la deposizione di una corona nell’area verde in via Luzi, intitolata nel 2018 a tutte le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Alla commemorazione era presente anche il vicepresidente della consulta Lugo Ovest Uliano Dalmonte.

Imola ha celebrato il Giorno del Ricordo” con due appuntamenti. Nell’area verde intitolata ai Martiri delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata (area ex Limonaia), il sindaco Marco Panieri ha deposto una corona alla lapide posta in loro memoria, alla presenza delle autorità civili  e militari e dei rappresentanti delle associazioni d’arma. In seguito la ricorrenza è stata celebrata nel corso del Consiglio comunale.

Anche a Faenza si è celebrato il Giorno del Ricordo. Monsignor Mariano Faccani Pignatelli, alla presenza del sindaco Massimo Isola, di diversi assessori dell’amministrazione manfreda, del presidente del Consiglio comunale, Niccolò Bosi, della consigliera regionale Manuela Rontini e della vice-sindaca di Brisighella, Marta Farolfi, ha celebrato una messa nella chiesa di Sant’Agostino. A seguire si è svolto il momento ufficiale al piazzale Vittime delle foibe.

Il sindaco di Cesena Enzo Lattuca ha deposto una corona di alloro nel giardino dedicato alle “Vittime delle Foibe”, a San Mauro in Valle.

A Rimini è stata deposta una corona alla “Biblioteca di pietra”, dedicata alle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle drammatiche vicende del confine orientale. Alla commemorazione erano presenti il sindaco Andrea Gnassi, il prefetto di Rimini Giuseppe Forlenza e i rappresentanti delle tre associazioni presenti a Rimini che rappresentano gli esuli:  “Unione degli Istriani”, “Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia”  e “Comitato 10 Febbraio”. Quest’anno la “Biblioteca di pietra” ha visto aggiungere ai 30 autori già presenti sulle pietre delle scogliere, una nuova targa di ottone che riporta una nuova opera. È quella su cui è incisa la frase “Magazzino 18. Storia d’italiani esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia”,  l’opera realizzata da Simone Cristicchi,  che lo scorso anno era presente alla commemorazione sul molo di Rimini e ha presentato nel Teatro Galli il suo spettacolo.