Oltre mezzo milione di euro da destinarsi a contributi a fondo perduto, parte la campagna ‘Io compro nella mia città’ e una piattaforma web su base provinciale per gli acquisti online. Il Comune di Faenza mette in campo alcune azioni per le aziende faentine. “In questa fase così complicata – ha spiegato il sindaco Massimo Isola – per molte aziende che sono in sofferenza, dopo l’introduzione dell’ultimo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, penalizzate dalle chiusure e dalle limitazioni di orario, ci siamo chiesti come poter essere utili. Abbiamo cercato di capire come reperire risorse dal nostro Bilancio da investire in opportunità economiche immediate a fondo perduto per le nostre imprese che hanno subìto gravi perdite a causa della situazione emergenziale e non riescono ad avere un reddito o lo hanno ma fortemente in calo. La situazione richiedeva una risposta immediata ed è per questo che ci siamo messi immediatamente al lavoro per trovare le risorse necessarie per intraprendere tre azioni che possono dare una mano alle nostre aziende sin da subito”.

La prima misura straordinaria varata dal Comune di Faenza, contemporaneamente a quanto fatto dal Comune di Ravenna, è un ‘Avviso pubblico’ per le aziende che hanno subìto restrizioni dopo il DPCM del 24 ottobre 2020. Qui, per snellire le procedure e non sottoporre gli imprenditori a stress burocratici, sarà attivata una procedura molto semplice. Tre scaglioni previsti, in base alle attività e se sono state costrette a chiudere parzialmente o totalmente dopo l’introduzione del Decreto. A loro verrà erogato un contributo a fondo perduto che in alcuni casi potrà arrivare fino a 2mila euro.

La seconda misura a sostegno delle aziende, questa elaborata con la Provincia di Ravenna, riguarda il progetto ‘Io compro nella mia città’. “Tutti i comuni della Provincia che aderiranno -ha spiegato il sindaco Isola – concorreranno alla campagna commerciale per consigliare e invogliare i residenti di ogni comune ad acquistare nelle attività del suo territorio, azione fondamentale per dare una mano alle attività”. Ad affiancare la campagna d’informazione, terza misura, la creazione di una piattaforma web su base provinciale per acquisti online, con medesime caratteristiche dei colossi di internet, quindi con consegne a domicilio o in locker (armadi blindati) o punti di ritiro in luoghi prestabiliti, nelle proprie città.

Questi aiuti alle aziende vanno ad aggiungersi a quanto già in atto in tema di Tari, per la quale sono già state destinate risorse per 950mila euro a fronte di sconti tariffari oltre alla quota di partecipazione ai Confidi a carico del Comune che passerà da trentamila a quasi centomila euro, per un totale che supera perciò il milione e mezzo di euro.