Manuel Timoncini, del Rione Giallo, vince la 23esima edizione della Bigorda d’Oro, il Palio dei giovani di Faenza.

Una edizione che rimarrà nella storia per essere stata la prima ad arrivare, dopo le 20 tornate regolamentari, con quattro cavalieri (Rosso, Nero, Bianco e Giallo) a parità di scudi e quindi dover disputare gli spareggi a quattro.

Allo stadio Bruno Neri si sfidavano: Matteo Gianelli/Solsbury Hill (Rione Rosso); Tommaso Suadoni/Lulù di Zambra (Borgo Durbecco); Luca Paterni/Salimbeni (Rione Verde); Daniele Maretti/Tabata Taide (Rione Nero); Manuel Timoncini/Ramona Danzing (Rione Giallo).

Dopo le tornate regolamentari la gara si è conclusa con due scudi per il Verde e quattro per gli altri e dopo qualche minuto si riparte con gli spareggi durante i quali il Rosso e il Bianco, per una brutta caduta del cavaliere, si ritirano.

Rimangono Nero e Giallo; la prima tornata se l’aggiudica il Giallo. Le due sfide che attendono il Nero sono in solitaria ma in una sbaglia il bersaglio e nella seconda la cavalla non entra nel tempo regolamentare nello stallo di partenza. Il Giallo, a pari scudi col Nero ha due tornate in solitaria a disposizione per poter conquistare la Bigorda e così fa.