Il candidato alla segreteria del Partito Democratico, Stefano Bonaccini, ha incontrato ieri pomeriggio a Cesena, presso la sede del Partito di Viale Giovanni Bovio, militanti e iscritti in vista delle Primarie del 26 febbraio. A introdurlo la coordinatrice della mozione Francesca Lucchi che ha sottolineato come sia necessario un forte rilancio dell’azione politica e un recupero di credibilità di fronte ai cittadini.

Sanità e scuola pubbliche, salario minimo legale, sviluppo economico e politiche del lavoro sono i temi toccati nel corso dell’intervento di Stefano Bonaccini, evidenziando in più di un’occasione le sue origini e la sua provenienza. “Vengo da una famiglia in cui il riferimento fondamentale è stato Enrico Berlinguer e ne vado orgoglioso, e pochi giorni fa ho portato un fiore sulla tomba di Tina Anselmi, che è la figura legata a una delle migliori riforme che ha portato all’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, basato sul principio della tutela della salute come bene imprescindibile per tutti, dal più ricco al più povero”.

Sanità pubblica

Quello della sanità pubblica è stato un tema centrale nel suo intervento, Bonaccini ha infatti evidenziato i mancati finanziamenti dello Stato per coprire le spese Covid-19 e le spese energetiche, da un lato, e per rilanciare la sanità territoriale dall’altro. Invece che spendere ingenti risorse pubbliche per mettere in campo la Flat Tax al 15% per partite Iva fino a 85 mila euro, una misura assolutamente iniqua, indispensabili erano le risorse per la sanità pubblica. Tuttavia è sempre più evidente il disegno del governo Meloni, cioè quello di una sanità sempre più privatizzata e vicina al modello lombardo. Per questo serve un PD rinnovato e pronto a fare una ferma opposizione a questa destra.

“Bisogno di un partito popolare”

Tutto ciò con una convinzione “Abbiamo bisogno di un partito più popolare – prosegue il Presidente della Regione – non populista, che si occupi dei problemi reali delle persone, oltre che di un cambio di dirigenza. Un cambio che non significa rottamare, ma ritrovare un’idea di militanza utile ed efficace a prescindere dai ruoli”.

L.F