“Dalle imprese continuano ad arrivare segnali di grande inquietudine per la situazione che si è venuta a creare con l’ingresso in zona arancione scuro e ancora di più sull’incertezza che ci fa stare in ansia per gli sviluppi dei prossimi giorni, per i quali da più parti si sta ventilando l’ipotesi di passaggio in zona rossa. Alla luce dei fatti, come ho detto in passato, non credo sia più rinviabile una decisione più drastica per affrontare questo periodo in modo da non giocarci anche la prossima estate, che al momento rimane una grande incognita. Avendo già praticamente perso la Pasqua, tutto il comparto turistico e ciò che ruota attorno ad esso è in grande allarme”. E’ la preoccupazione espressa da Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, per l’attuale situazione emergenziale e l’aumento di restrizioni per limitare il contagio.

“In questa situazione a dir poco incerta, nei giorni scorsi ho accolto l’invito della presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, Emma Petitti, di incontrare in videoconferenza insieme alle altre associazioni di categoria il nuovo ministro del Turismo, Massimo Garavaglia – spiega Indino -. Un confronto franco, nel quale sono state poste le istanze del nostro territorio, così profondamente legato al turismo e altrettanto profondamente preoccupato e sfinito da questo anno di pandemia, con il neo-ministro che non si è sottratto all’analisi, né alle risposte concrete sul settore di cui ha appena preso le redini. Durante l’incontro è emersa forte la volontà dal nostro territorio di volere diventare una destinazione turistica sicura per la prossima estate e questo non potrà che passare per una campagna vaccinale che coinvolga tutti gli operatori delle imprese turistiche: una soluzione auspicata per la salute, ma anche di impatto mediatico e di grande presa sull’opinione pubblica. Chiedendo grande attenzione al nostro mondo, ho sottolineato al ministro come non si possa prescindere da un intervento corposo sul turismo con i fondi del Recovery Fund, anche come investimento sulle infrastrutture, dall’aeroporto all’alta velocità, alle strade, per raggiungere in modo sempre più facile la nostra destinazione”.

“Con questo incontro – conclude il residente di Confcommercio della provincia di Rimini – si è aperta la stagione delle proposte, di input per far sì che al momento della ripartenza si possa poggiare su programmi già dettagliati e tornare a lavorare lasciandoci alle spalle le incertezze che stanno minando economia e fiducia. Il turismo sarà la base di ripartenza dell’Italia: il nostro Paese non può prescinderne, a maggior ragione il nostro territorio su cui il turismo e l’indotto che crea impattano per oltre il 53% sull’economia locale”.