Prosegue fino al 15 marzo la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, asili nido, università, oltre all’annullamento di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Le misure sono contenute nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri emanato dal Governo per il contrasto alla diffusione del Coronavirus. Questa volta per le scuole si parla però di sospensione delle attività didattiche, rendendo così possibile l’accesso alle scuole per il personale Ata.

Il Decreto contiene norme che valgono per i soli Comuni delle Zone rosse, altre per tutte le tre le regioni del Nord Italia maggiormente colpite dalla diffusione del virus (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagnaa cui si aggiungono le province di Pesaro-Urbino e Savona) e altre ancora per l’intero territorio nazionale. Alcune si applicano per la solaprovincia di Piacenza – in analogia con la Lombardia – dove si concentra la grande maggioranza dei casi positivi in Emilia-Romagna, a causa della contiguità con l’area del Lodigiano, il focolaio più attivo nel Paese.

Sarà consentita l’apertura dei luoghi di culto,condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone e da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Prevista, come novità del decreto rispetto all’ordinanza, l’apertura al pubblico di musei, biblioteche, archivi,  aree e parchi archeologici e complessi monumentali. Aperture, però, a condizione che vengano assicurate modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

E’ permesso lo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Le altre attività commerciali possono aprire adottando misure organizzative tali da consentire un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori.

Sempre in Emilia-Romagna, sono sospesi eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento di tali eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse.