“Su un campione di 1.825 pazienti ricoverati in 148 reparti della Romagna, 133 sono stati ritrovati affetti da almeno un’infezione correlata all’assistenza (il 7,3%)”. E’ la denuncia della Lega Romagna sulla base delle informazioni notificate al consigliere regionale Massimiliano Pompignoli dalla Direzione generale cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna che fa riferimento all’ultimo studio di prevalenza condotto nell’autunno del 2016 dal servizio sanitario regionale.

“La situazione è particolarmente grave a Ravenna, dove dei 547 pazienti sorvegliati, 62, ovvero l’11%, sono stati ritrovati affetti da almeno un’infezione correlata all’assistenza – commenta Pompignoli -. Un dato gravissimo se si considera che la media regionale, estrapolabile sempre dallo studio di prevalenza del 2016, è dell’8% e che i pazienti presenti nei reparti dell’ex Ausl di Ravenna erano complessivamente 855. Non va meglio a Cesena, dove dei 377 pazienti sorvegliati, sono stati 31, ovvero l’8,2%, quelli ritrovati affetti da almeno un’infezione correlata all’assistenza”.

“Il fenomeno è sotto controllo e soggetto a un trend di calo rispetto al 2016 – precisa l’Ausl Romagna in una nota -. Il dato medio regionale dell’8 per cento è in linea con quello nazionale e la Romagna ha una media di infezione correlata all’assistenza inferiore al dato italiano: 7%”.

“Per quanto riguarda Ravenna – continua l’Ausl – grazie al supporto della Agenzia regionale, si sono avviati programmi specifici per contenere il fenomeno anche attraverso l’assunzione e la formazione di personale qualificato sia medico specialista in malattie infettive, sia infermieristico addetto al controllo delle infezioni. Lavoro che ha portato a una fortissima riduzione delle infezioni, come sarà certificato nella prossima rilevazione”.