I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola hanno denunciato un 77enne italiano per occultamento di cadavere. E’ successo il 3 novembre, quando un uomo si è rivolto ai militari, dicendo di essere preoccupato per la cugina, verosimilmente morta all’interno di un’abitazione di via Antonio Banfi che la stessa condivideva con il padre, il 77enne denunciato.

Appresa la notizia, i Carabinieri della Stazione di Imola si sono diretti sul posto per primi e quando sono arrivati hanno fatto una macabra scoperta. La donna, 42enne italiana, morta da una quarantina di giorni, era stata adagiata nella vasca da bagno, sigillata con un telone di plastica e arieggiata da un ventilatore, installato accanto a una finestra del locale per espellere i gas corporei della defunta, in avanzato stato di putrefazione. Stando ai primi accertamenti svolti dai militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, la donna si sarebbe tolta la vita a causa di una situazione di gravissimo disagio sociale e il padre 77enne avrebbe occultato il cadavere della figlia perché non se la sentiva di perderla per sempre, considerato che l’andava a trovare ogni giorno per tenerla pulita. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bologna e il medico legale. La salma è stata trasportata al Deposito Osservazione Salme di Bologna, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. L’appartamento è stato sequestrato dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola che continueranno a indagare per chiarire la vicenda.