Promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile tra i giovani. Sostenere gli Osservatori locali per monitorare fenomeni di illegalità nonché favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi e sulla loro incidenza sul territorio emiliano-romagnolo. Rafforzare la prevenzione in aree o in gruppi sociali a rischio d’infiltrazione o radicamento di attività criminose organizzate e mafiose. Proseguire nel riutilizzo di beni confiscati alle mafie, restituiti alle comunità locali. Sono gli obiettivi dei 39 progetti presentati quest’anno da enti locali, università e scuole per progetti e interventi sul territorio in Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini, per l’investimento di circa 1,6 milioni di euro. Progetti sostenuti dalla Regione con un contributo di quasi un milione di euro, nell’ambito delle proprie politiche per la legalità e la prevenzione del crimine organizzato.

Nel maggio scorso la Giunta regionale aveva definito modalità e criteri per la concessione dei contributi, mentre nelle ultime settimane l’Esecutivo di viale Aldo Moro ha dato il via libera a 40 proposte progettuali – il numero più alto mai registrato in questi anni – nonché alla stipula di accordi di programma e altri di collaborazione con enti pubblici, comprese le amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e di contrasto alla criminalità.

In provincia di Forlì-Cesena viene proposto dal Comune di Forlì un progetto, il cui costo totale è di 136.100 euro. Il contributo della Regione è di 77mila euro.

Il Comune di Forlì con il progetto “Vitamina (L)Egalità – Macro Azione 2 Architetture Industriali: ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso Circolo Marini ex Endas – 2° stralcio” prevede la riqualificazione e il riutilizzo di un fabbricato confiscato al crimine organizzato con la valorizzazione di spazi abbandonati caratterizzati da elevata valenza sociale, vista la connotazione del locale, fortemente aggregativa per la realtà del quartiere. Il progetto prevede, inoltre, percorsi di educazione alla legalità nelle scuole e la realizzazione di una vera e propria rassegna nel territorio di iniziative, incontri, eventi, concorsi rivolti alla cittadinanza da effettuarsi in modalità live e streaming che consentirebbe – nel caso in cui non fosse possibile realizzare eventi in presenza a causa del perdurare della situazione di emergenza e di eventuali restrizioni alla mobilità – la partecipazione anche virtuale e social dei cittadini ed in particolar modo delle giovani generazioni con focus sui seguenti ambiti tematici: la legalità nella quotidianità, sistemi di regole e legalità. Il progetto prevede, infine, realizzazione di un marchio/logotipo e pay off, che permetta di identificare in modo chiaro i luoghi deputati alla Legalità e le azioni correlate a livello locale.