Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni mobili e immobili, per un valore complessivo di oltre un milione di euro, nei confronti di due coniugi titolari di una sala giochi di Forlì, destinatari anche della misura del divieto temporaneo all’esercizio di imprese, e di un incaricato di una società concessionaria per la gestione del gioco lecito.

Il provvedimento arriva a conclusione delle indagini della Guardia di Finanza di Faenza, scattate a seguito di una verifica fiscale nei confronti di una ditta faentina di fabbricazione di poltrone e divani. Era infatti emerso che il titolare della ditta di Faenza, di nazionalità cinese, a fronte di numerose fatture false ricevute, aveva emesso assegni bancari portati all’incasso dalla sala giochi forlivese, con la quale l’azienda faentina non intratteneva nessun formale rapporto commerciale.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Forlì, hanno accertato che gli assegni tratti dalla ditta di Faenza venivano sistematicamente sostituiti in denaro contante dai titolari della sala giochi, simulando vincite alle videolottery ed omettendo l’adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela previsti dalla normativa antiriciclaggio.

Gli approfondimenti investigativi delle Fiamme Gialle hanno consentito di fare luce anche su un illecito sistema di dazioni di denaro tra uno dei titolari della sala giochi forlivese e un incaricato della società concessionaria per conto dell’Amministrazione dei Monopoli della gestione telematica del gioco lecito, indagato per il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità. Quest’ultimo riceveva dal titolare della sala giochi periodiche remunerazioni, quantificate in 60mila euro nell’arco di un biennio, a fronte della promessa di vantaggi nella gestione dei contratti per l’esercizio delle videolottery. Anche per questa somma è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Faenza il sequestro finalizzato alla confisca.