Una vasta area della provincia di Forlì-Cesena, dove l’alluvione dello scorso maggio ha rotto argini, smosso il terreno e attivato centinaia di frane. Nel territorio di Montiano ne sono state registrate 277, di cui 45 al di sopra dei 1000 metri quadrati di estensione. A Borghi, invece, le frane censite ammontano a quota 660, di cui 106 sopra i 1000 metri quadrati.

È qui che si è svolto oggi il sopralluogo di Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, che ha incontrato le istituzioni e fatto il punto su cantieri conclusi e in corso.

“L’evento di maggio ha sconvolto completamente il nostro territorio, cambiandone la morfologia e i profili di crinali e colline, dove si sono attivate decine di migliaia di frane- ha commentato Priolo-. Frane che i nostri tecnici hanno censito e che stanno monitorando. Continuiamo a lavorare- ha concluso la vicepresidente-, come dimostrano questi cantieri, per la sicurezza di persone e luoghi”.

Montiano: 17 interventi per 5,3 milioni

Oltre alle somme urgenze (12 interventi per 2 milioni 200mila euro) e alle urgenze (2 interventi sui fiumi per 2 milioni e 200mila euro e 3 sulle strade, per 970mila euro), sono stati erogati 37.771 euro di Cis (Contributo di immediato sostegno) ai nuclei familiari.

Il primo luogo visitato dalla vicepresidente è stata la zona di via Malatesta, dove a settembre si è concluso un intervento di somma urgenza da 50mila euro realizzato dall’Ufficio territoriale di Forlì-Cesena dell’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione civile. Si è lavorato lungo il tratto dell’argine del torrente Pisciatello, in località Case Francesconi; gli interventi hanno interessato aree dei comuni di Cesena e Montiano, dove si sono verificate rotte e importanti erosioni interne al corpo degli argini in punti diversi, con allagamenti di campi, abitazioni e della stessa via.

Non ci si è limitati alla chiusura della rotta: grazie all’accordo sottoscritto con i proprietari privati delle aree, si è provveduto alla rimozione di un tratto di 300 metri circa di argine, in destra idraulica, con abbassamento dell’area antistante per circa 50 cm. di profondità e la realizzazione di un “dosso” a difesa della viabilità e delle abitazioni poste a valle, in via Tagliabraccio. In questa strada, in un tratto immediatamente a valle del Pisciatello, dopo via Malatesta, è stato programmato un intervento urgente a cura dell’Ufficio territoriale di Forlì-Cesena, finanziato dal commissario straordinario con 25mila euro. Si prevede il pareggio dell’argine destro con l’argine sinistro (attualmente più basso) per un fronte di circa 400 metri con la sistemazione del terreno eccedente. L’obiettivo è garantire più resistenza e stabilità all’argine destro (interessato anche in questo tratto da una rotta) e accrescere così la sicurezza delle abitazioni che si trovano nella via.

Borghi: 20 interventi per oltre 7,5 milioni

Oltre alle somme urgenze (9 interventi per circa 685mila euro), a una nuova somma urgenza (per 1 milione 860mila euro) e alle urgenze (3 interventi sui fiumi per 3 milioni e 100mila euro e 7 sulle strade, per 1 milione 900mila euro), sono stati erogati 51.000 euro di Cis (Contributo di immediato sostegno) ai nuclei familiari.

Tra gli interventi urgenti sulle strade (7, per 1 milione 900mila euro), l’ordinanza 13 ha assegnato direttamente al Comune 500mila euro (60.000 nel 2023 e 440.000 nel 2024) per un intervento sull’area in dissesto che attraversa via Fratelli Cervi, nel versante nord del centro storico del paese. Si tratta dell’unica frana la cui sistemazione è stata finanziata dal commissario in quanto è la sola a interessare la viabilità. Il dissesto espone a rischio le mura di cinta del castello medievale e i fabbricati compresi fra via De Amicis e via Cervi, tra cui la scuola elementare, l’asilo nido e gli edifici residenziali. La stessa via De Amicis, arteria di collegamento del centro storico di Borghi con Santarcangelo di Romagna e di Savignano sul Rubicone (a est) e Sogliano, a ovest, è a rischio. Il progetto del Comune prevede la realizzazione di una paratia in calcestruzzo armato di 70 metri lungo il margine di valle di via Cervi e la costruzione di un muro di protezione al piede della scarpata lungo 90 metri con un sistema di drenaggio.

Le restanti risorse riguardano altri interventi su strade minacciate anch’esse da frane.

L.F