Un faentino del 1976, B.P. è stato indagato in stato di libertà al Tribunale di Ravenna, dalla polizia locale dell’Urf, per aver aggredito nei giorni scorsi, in pieno centro a Faenza un ausiliario del traffico della ditta Imput, appaltatrice del controllo soste a pagamento per il Comune di Faenza.

I fatti, sono accaduti nel primo pomeriggio, in pieno centro a Faenza, piazza della Penna, dove un ausiliario del traffico, è stato aggredito in seguito a un accertamento che aveva appena fatto, per un mancato pagamento della sosta. L’uomo si trovava in compagnia di altri due colleghi, dopo aver effettuato un accertamento a un veicolo, quando veniva violentemente aggredito da un faentino classe 1976, residente in zona, che lo afferrava con entrambe le mani al collo come per soffocarlo. L’uomo residente in zona, come ha poi ricostruito l’indagine della locale, era stato avvertito dal figlio che la sua auto era stata sanzionata dagli ausiliari del traffico e si era messo a cercarli per vendicarsi del presunto torto subito. B. P., queste le iniziali dell’aggressore desisteva dalla sua azione solamente, quando una collega dell’aggredito, estraeva il telefono per chiamare aiuto. A quel punto l’aggressore si allontanava dal luogo  e, l’aggredito si recava al locale pronto soccorso, dove gli venivano riscontrate lesioni al collo guaribili in tre giorni. Il giorno dopo i fatti, l’ausiliario si presentava alla polizia locale sporgendo denuncia della cosa. Le indagini della locale, portavano all’immediata identificazione dell’aggressore che, al termine delle indagini è stato così convocato in comando e gli è stata notificata la denuncia ai sensi dell’art 336 del codice penale per violenza contro incaricato di pubblico servizio, qualifica giuridicamente riconosciuta agli accertatori della sosta, tramite decreto del Presidente dell’URF. La pena prevista in questi casi è della reclusione fino a tre anni.