Si allenta, sia pure lentamente, la morsa del Covid in Emilia-Romagna. L’Rt regionale è a 0,88 e anche l’incidenza sta scendendo, attualmente è 87,9 casi ogni 100.000 abitanti. Non allarma nemmeno la saturazione dei reparti ospedalieri, al 5% nei reparti Covid (il livello di guardia è del 15%), al 5,5% per quanto riguarda le terapie intensive (il livello di guardia è in questo caso al 10%). Un “andamento abbastanza stabile, che speriamo possa far presagire un miglioramento delle condizioni epidemiologiche”, dice cauto l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini. In commissione stamane sono state fornite anche le slide di aggiornamento sullo stato dell’infezione. Parla di un “arresto della crescita dei casi” il direttore della sanità pubblica in Regione Giuseppe Diegoli, che però sottolinea come la situazione della Romagna sia un “pochino peggiore” rispetto al resto della regione. Rimini in particolare “si distacca nettamente dalle altre province per incidenza, principalmente a causa del turismo e di una minore propensione alla vaccinazione”. Le classi di età più colpite dai contagi in questa fase sono le fasce 14-19 anni e 19-24 anni, tra le ultime ad accedere alla vaccinazione, mentre la variante Delta ha ormai completamente soppiantato le altre: riguarda ormai il 100% dei casi.