Oltre duecento persone, nella serata di ieri, hanno affollato la sala conferenze dell’Hotel Rosa dei Venti a Cà di Lugo in occasione dell’incontro pubblico promosso dal Pd dal titolo “Una sanità a misura di cittadino: prospettive e sfide per l’ospedale di Lugo e i servizi sul territorio”.

A intervenire, oltre al sindaco Davide Ranalli, sono stati Paolo Lucchi, sindaco di Cesena e presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria dell’Ausl Romagna, e Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.

Una serata dedicata interamente ai temi della sanità, parlando del futuro dell’Ospedale di Lugo delle criticità, degli investimenti già effettuati e di quelli in programma.

“Cinque anni fa tutta la campagna elettorale si svolse in un clima in cui qualcuno profetizzava la chiusura dell’ospedale – ha sottolineato Davide Ranalli -. Dopo cinque anni possiamo dire che questa profezia, fortunatamente, non si è avverata. In questi anni abbiamo lavorato sul rilancio del nostro ospedale, lavorando per portare a Lugo nuovi investimenti (nuovo padiglione, rianimazione). Sappiamo, tuttavia, che restano delle criticità da superare: il Pronto Soccorso resta un punto debole della nostra struttura, in questi anni sono migliorati il punto di osservazione e, a breve, verrà portata la parte diagnostica in prossimità del Pronto Soccorso per accelerare le operazioni e ridurre i tempi di attesa. La Regione Emilia-Romagna pensa ad un nuovo sistema innovativo di gestione dei Pronto Soccorso, investendo risorse; da Sindaco intendo candidare il nostro ospedale a questo progetto. Serve una politica di gestione pubblica della sanità che tenga conto delle eccellenze ma anche della prossimità dei servizi ospedalieri”.

“I 160 milioni di euro messi a disposizione, qualche anno fa, dal ministro Lorenzin per l’ospedale di Cesena  hanno permesso alla regione e all’Ausl Romagna di risparmiare soldi per ridurre il debito – ha evidenziato Stefano Bonaccini durante il suo intervento – ma soprattutto potranno essere reinvestiti per soddisfare le richieste di alcuni sindaci, come ad esempio quelle di Davide Ranalli sull’ospedale di Lugo: a partire da un Pronto Soccorso che sia più adeguato per arrivare al tema della nuova rianimazione. Per altro è già partito l’intervento sul Padiglione D da 4,5 milioni di euro. Non abbiamo mai chiuso nessuno ospedale, anzi ne abbiamo aperti dei nuovi. Le case della salute sono già cento in Emilia-Romagna, altre venti sono già state finanziate, tra cui quella di Lugo”.