Sono ormai 150 le persone che si sono rivolte alla Federconsumatori di Ravenna per chiedere tutela, in seguito all’improvvisa interruzione dell’attività della Dentix srl, nota società che gestiva numerosi studi di cure odontoiatriche. Questa società, che ha la sede principale in Spagna, operava in Italia per mezzo di una società a responsabilità limitata con sede a Milano, e nella nostra provincia aveva due sedi con moltissimi pazienti, a Ravenna e a Faenza.

Dentix aveva ottenuto il pagamento anticipato di tutte le prestazioni, per mezzo di prestiti erogati ai clienti da società e banche convenzionate (Cofidis, Fiditalia, Deutsche Bank, Agos Ducato). Ciò nonostante, oggi Dentix, che ha avanzato richiesta di concordato preventivo “in bianco”, dichiara debiti per 67 milioni di euro. “Il danno economico complessivamente subito dai nostri associati si può valutare in circa 500mila euro – spiega Federconsumatori -. I ricorrenti stanno ancora pagando a rate i finanziamenti ricevuti, sebbene le cure siano state interrotte prima del completamento, lasciando i pazienti in precarie situazioni; per giunta, in alcuni casi, i lavori eseguiti erano inadeguati”.

L’azione di tutela di Federconsumatori è rivolta a ottenere la revoca dei finanziamenti ricevuti dai pazienti, con interruzione del pagamento delle rate. “A fronte di proposte di proseguire le cure in studi dentistici scelti dalle società che hanno erogato i finanziamenti, vogliamo ribadire che, se il paziente desidera proseguire le cure da un medico di fiducia, ha il diritto di rifiutare la proposta ribadendo la richiesta di restituzione delle somme pagate, o di interruzione del pagamento delle rate – prosegue Federconsumatori nella nota -. Eventuali segnalazioni dei clienti, come ‘cattivi pagatori’ al Crif, saranno oggetto di richiesta di danni”.