Quasi 370mila cittadini. Tanti sono gli emiliano-romagnoli con 80 anni e più che riceveranno a casa una lettera, inviata nelle prossime ore, a firma del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che li invita a prenotarsi, già da lunedì 15 febbraio o dal 1^ marzo a seconda dell’anno di nascita, per effettuare il vaccino contro il Covid-19. Vaccinazioni che partiranno subito il giorno successivo, il 16 febbraio.

Ormai conclusa la prima fase della campagna di vaccinazione – rivolta al personale sanitario e sociosanitario, agli operatori e ai degenti delle residenze per anziani, agli ottantenni e oltre assistiti a domicilio, soggetti particolarmente fragili e a rischio – adesso è la volta dei “grandi anziani”. E parallelamente, ricevute le indicazioni ministeriali attese, si potrà procedere con la somministrazione delle dosi di vaccino AstraZeneca alla popolazione sana dai 18 ai 55 anni – come consigliato dall’Aifa – con priorità a personale scolastico e universitario docente e non, forze dell’ordine e personale dei servizi essenziali per la comunità. La Regione è già al lavoro per stringere un’intesa locale con i medici di medicina generale e anticipare con il loro aiuto, rispetto alla tabella di marcia nazionale, i tempi delle vaccinazioni.

“Nell’ultimo anno la pandemia ha rivoluzionato le vite di ognuno di noi. Nella vita privata, negli affetti personali e familiari, nel lavoro, nelle nostre abitudini quotidiane- scrive Bonaccini nella lettera-. Abbiamo dovuto fare i conti con la malattia, la sofferenza per tutti coloro che non ci sono più, restrizioni e sacrifici, ma allo stesso tempo siamo stati uniti e solidali, dando prova di un grande senso di responsabilità”.

“Ora finalmente, abbiamo i vaccini, grazie alla scienza al servizio dell’uomo, e a fine dicembre è potuta partire la più grande campagna vaccinale della storia, in Italia e in Europa”. “Adesso- prosegue rivolto ai cittadini con più di 80 anni- partiamo da voi perché rappresentate una parte importantissima della nostra comunità: per la vostra umanità e le vostre esperienze, per il vostro impegno in qualsiasi ambito e per il ruolo centrale che avete nelle reti familiari e parentali. In questo momento rappresentate la parte più esposta al Covid-19 ed è nostro compito proteggere anzitutto voi. E’ un passo avanti molto importante, perché solo attraverso la vaccinazione è garantita l’immunizzazione, e cioè la protezione dal virus, a tutela della vostra salute, di quella delle persone che vi sono vicine e dell’intera collettività”. Un’azione, quella di vaccinarsi, conclude Bonaccini, “non solo sanitaria, ma anche un gesto di responsabilità verso la comunità in cui si vive”.

Nella lettera vengono quindi fornite tutte le indicazioni pratiche su quando e come effettuare la prenotazione.

Due sono le date a partire dalle quali le persone con ottant’anni o più possono iniziare a prendere appuntamento, con la possibilità di farlo, naturalmente, anche nei giorni successivi al primo: lunedì 15 febbraio saranno aperte le prenotazioni per i nati nel 1936 o negli anni precedenti (85enni e ultra 85enni), mentre da lunedì 1^ marzo si potranno prenotare le persone nate dal 1937 al 1941 compresi (quindi tra gli 80 e gli 84 anni).

Non è possibile prenotare prima delle date previste per la propria età: occorre quindi attendere la data riferita al proprio anno di nascita.

I primi appuntamenti per le vaccinazioni saranno fissati già dal giorno successivo, quindi dal 16 febbraio o dal 2 marzo a seconda della classe d’età.

È possibile usare il metodo di prenotazione utilizzato di preferenza, e dunque recandosi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), o in farmacia; telefonando ai numeri previsti nella Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica, oppure online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb.

Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale. All’atto della prenotazione, al cittadino saranno comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie.

Personale scolastico e universitario, forze dell’ordine, servizi essenziali: i prossimi ad essere vaccinati. Arrivano infatti in Emilia-Romagna le prime forniture del vaccino AstraZeneca. Sarà utilizzato, come da consiglio dell’Aifa, per la popolazione sana dai 18 ai 55 anni, con priorità per personale scolastico e universitario docente e non, forze dell’ordine, servizi essenziali per la comunità. Per quanto riguarda la data precisa dell’avvio, si attendono le indicazioni del ministero della Salute.