L’Emilia-Romagna alza l’asticella sui rifiuti, puntando a raggiungere l’80% di raccolta differenziata entro il 2035. Ma anche il 70% di riciclo, la riduzione del 10% di rifiuti speciali da smaltire e lo stop a nuove discariche. Sono gli obiettivi del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle bonifiche per il periodo 2022-2027, snocciolati oggi in Assemblea legislativa dall’assessore regionale all’Ambiente, Irene Priolo.

“Abbiamo già raggiunto gli obiettivi fissati dalla Ue per il 2035- sottolinea Priolo- quindi alzare il livello è più complesso, perché siamo già a un punto molto elevato. Arrivare all’80% di raccolta differenziata, al 70% di riciclo e alla riduzione dei conferimenti in discarica sono obiettivi ambiziosi, ma sono alla nostra portata”. Tra gli obiettivi del piano figurano anche lo sviluppo di impianti di produzione di biometano per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani, un maggiore contributo degli impianti di teleriscaldamento e la chiusura di discariche esaurite, da trasformare in impianti ‘green’ con l’installazione di pannelli fotovoltaici. Sul piano è previsto anche il confronto con enti locali, gestori e firmatari del Patto per il lavoro e per il clima, per arrivare alla sua definizione entro la fine del 2021. Il piano si rivolge anche alle imprese, perché adottino un nuovo modello di produzione in grado di ridurre i rifiuti, ripensare il packaging e riutilizzare i rifiuti, in un’ottica di economia circolare. Nota dolente resta la tariffa puntuale, oggi adottata da solo 82 Comuni su 350 e rallentata anche dall’emergenza covid. Per la Regione “va implementata, anche rivedendo i finanziamenti ai Comuni”. Il monitoraggio del piano “non sarà solo annuale- aggiunge infine Priolo- è prevista una verifica semestrale di confronto con gli enti locali”.