Con un appuntamento pubblico al Teatro Rossini è stata presentatla candidatura di Lugo a capitale del libro 2023. La mattinata che si è svolta a teatro è stata la prima azione pubblica nel percorso che intende coinvolgere la città e tutto il territorio della Bassa Romagna.

Il dossier di candidatura si snoda attorno al concetto di esplorazione – della lettura e dei motivi della non lettura – contando anche sul fatto che nel 2023 sarà il 230° anniversario della nascita dell’esploratore, cartografo e geografo Agostino Codazzi, illustre cittadino lughese nato nel 1793. L’immagine di copertina è un’illustrazione realizzata a mano dall’artista Francesco Bocchini, un manifesto artigianale “protofuturista e bambinesco prodotto a partire da timbri stampati in nero cui si accompagnano scritte di colore rosso. Un’elaborazione grafica della mappa della città di Lugo, la cui pianta vista dall’alto ricorda la forma di un aereo, coincidenza che inevitabilmente rimanda a Francesco Baracca. La spiegazione di questa immagine e dei suoi tanti significati è stata affidata al direttore del Museo Baracca, Massimiliano Fabbri.

Prima parte dell’ incontro

La mattinata si è aperta con un prologo dello scrittore Matteo Cavezzali cui è seguito l’intervento di apertura dell’assessora alla Cultura Anna Giulia Gallegati. Si sono poi tenutele tavole rotonde. Nella prima sono stati protagonisti gli amministratori: il sindaco Davide Ranalli, il presidente della Provincia Michele De Pascale, il sindaco referente per la Cultura dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Riccardo Francone, l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia e Claudio Leombroni direttore e responsabile servizio biblioteche archivi musei e beni culturali della Regione Emilia-Romagna.

Le dichiarazioni

La presenza di tanti amministratori oggi ci dice che non siamo soli e che questo territorio e la nostra Regione sanno fare squadra di fronte alle sfide importanti. – spiega il sindaco Davide Ranalli – noi in questi anni abbiamo investito molto nella biblioteca Trisi sia dal punto di vista della struttura che del personale ma abbiamo investito anche sulle cittadine e cittadini nella convinzione che l’elemento della cultura e della lettura potesse attecchire ma tutto questo non sarebbe stato possibile se non ci fossero state le persone che portano avanti questo processo così importante. Ed è proprio con le persone che questo percorso prenderà sempre più vita e più forma”.

L’Unione della Bassa Romagna è caratterizzata da anni da un tavolo di coordinamento delle Biblioteche, fra le quali la biblioteca di Lugo rappresenta la realtà più grande e strutturata, che ci ha aiutato a fare rete e collaborare – spiega il sindaco Riccardo Francone referente per la Cultura dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna – mettendo in sinergia operatori appassionati e competenti, sostenendo progetti di altissimo livello per la promozione del libro e della lettura fin dall’età infantile. Non possiamo che essere orgogliosi della candidatura della città di Lugo e di esserle al fianco per sostenerla.

La Provincia di Ravenna sostiene con convinzione questo importante progetto di candidatura, al quale offrirà pieno supporto – dichiara il presidente Michele de Pascale -. Il territorio ravennate ancora una volta dà prova della propria intraprendenza, sensibilità ed apertura verso il mondo culturale e verso ciò che esso simboleggia, come già dimostrato dall’altissima qualità delle proposte e dall’incessante ricerca di sempre nuove modalità di fruizione tra diversi linguaggi artistici al servizio dei cittadini e delle cittadine. Una straordinaria capacità di creare sinergie ed interconnessioni ben rappresentata dal tema dell’esplorazione, al centro della candidatura di Lugo, che costituisce un continuo stimolo propulsivo di crescita e sviluppo per l’intero territorio”.

E’ con grande convinzione – sottolinea Fabio Sbaraglia, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna – che sosteniamo la candidatura di Lugo a capitale italiana del libro per il 2023 . Ravenna e Lugo condividono una particolare attenzione e tensione verso la cultura e l’impegno sul fronte della promozione della lettura poggia su solide e condivise basi. Un impegno che tenta di coinvolgere trasversalmente tutte le generazioni, nella consapevolezza che l’accesso e la partecipazione attiva ad una comunità che legge siano condizioni che rafforzano l’esercizio consapevole della cittadinanza. Entrambe le città hanno sottoscritto il Patto per la lettura della Provincia di Ravenna ed entrambi i Comuni, insieme con Faenza, hanno visto riconosciuta la qualifica di “Città che legge” dal Centro per il libro e la lettura. Già oggi esistono iniziative che vengono realizzate in ambito trasversale sui nostri territori, l’augurio è che siano di sostegno verso l’esito positivo che tutti auspichiamo per questa candidatura.”

C’è più di un motivo da parte della Regione per sostenere questa candidatura – spiega il dirigente Leombroni – , come il fatto che qui esiste una consolidata comunità di lettori di cui la rete bibliotecaria romagnola è il sistema nervoso. Di questa rete Lugo è stato uno dei soggetti promotori e realizzatori. È quindi un motivo storico ma con grandi elementi di innovazione che guardano al futuro”.

Seconda parte dell’incontro

Nella seconda tavola rotonda sono stati illustrati i patti della lettura di tre importanti realtà: quello della provincia di Ravenna dalla referente Silvia Fanti, il patto del Comune di Bologna da parte di Simona Brighetti dell’Ufficio Patto per la Lettura, il patto del Comune di Milano da parte di Paola Petrucci della Direzione Cultura Area Biblioteche.

Al termine di una mattinata molto intensa si sono tenuti i laboratori che hanno coinvolto tre classi di studentesse e studenti – due prime del Polo Tecnico e una seconda del Liceo – assieme allo scrittore Cristiano Cavina che ha rivolto agli studenti domande sul libro e la lettura suscitando il loro interesse e entusiasmo.