“Si susseguono con insistenza le indiscrezioni circa un ritorno a forme di didattica a distanza anche per le scuole primarie e secondarie di primo grado. Chiudere la scuola a marzo è stata forse una decisione inevitabile, dolorosissima, che ha determinato seri danni al percorso di apprendimento e alla crescita educativa dei nostri studenti”. Comincia così la lettera che il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini ha scritto al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Nella lettera il primo cittadino chiede di non chiudere ancora le scuole: “Richiuderla – scrive – dopo una faticosa ma necessaria ripartenza sarebbe un errore imperdonabile, una sconfitta per tutti. Anche perché i numeri che quotidianamente ci riporta la sanità pubblica ci confermano che i contagi non avvengono in aula e all’interno degli istituti bensì all’esterno, nei percorsi casa/scuola, sui mezzi pubblici sovraffollati, e nelle attività extrascolastiche”.

“La scuola, caro Presidente, è la nostra linea del Piave – conclude Zattini – il punto di resistenza del nostro amato Paese. L’appello che Le rivolgo da nonno, prima ancora che da Sindaco di una grande città, è quindi di continuare a garantire la scuola in presenza nei plessi della nostra Regione perché in ballo c’è il futuro di un’intera generazione e il diritto allo studio di migliaia di ragazzi”.