“Stanno finendo le scorte, alcuni le hanno già esaurite e hanno ancora centinaia di pazienti da vaccinare; ci vorranno settimane, se sarà possibile, per integrarle”. È la denuncia di alcuni medici di medicina generale di Imola sulla disponibilità del vaccino antinfluenzale.

“In farmacia – spiegano in una nota – i vaccini a pagamento sono introvabili anche perché  per gli approvvigionamenti si è dato priorità alla salute pubblica e alle fasce fragili. L’errore, perché di errore si deve parlare , è stato ordinare il vaccino basandosi solo sul dato storico, con il ritardo cronico di sempre  e senza tenere conto della fascia allargata agli over 60 e della paura che i mass media hanno sparso tra la cittadinanza quasi che  il vaccino anti influenzale proteggesse dal Coronavirus per cui quest’anno molti hanno deciso di vaccinarsi per la prima volta. In periodo pandemico non si può pensare a un numero maggiore di persone da vaccinare e mantenere le stesse modalità organizzative”. 

“Le Regioni – continuano i MMG – devono avere dal Ministero della Sanità adeguate informazioni e disposizioni sul tempestivo approvvigionamento  delle dosi vacciniche poiché il ciclo produttivo dei vaccini è molto più complesso rispetto a quello dei farmaci, quindi poco si presta ad adattarsi rapidamente a un eccesso di richieste in assenza di una pianificazione tempestiva dovuta a una lacuna di programmazione. Le stesse Istituzioni sanitarie locali che invitano i cittadini alla vaccinazione, e gli over 65 con lettere recapitate a casa, destano ulteriore richiesta da parte della popolazione, e ciò rende noi medici di base ancora una volta i parafulmini di carenze altrui”.