Numerose iniziative nel territorio di Imola per la Giornata della Memoria. Fra queste, la recita “Storie di donne: da Marta… a Forugh… a Mahsa; come un uccello in gabbia, loro non hanno mai smesso di cantare” portata in scena venerdì 27 gennaio, al teatro dell’Osservanza, dalla Scuola Secondaria “A. Costa” – IC 6 Imola, nell’ambito del laboratorio extra curricolare “Facciamo Teatro, Giornata della Memoria”. Oggi, 31 gennaio, lettura e musica dalle ore 18.30 nella Sala “Mariele Ventre” .

Si è trattato di un doppio appuntamento per la Giornata della Memoria: al mattino, alle ore 10 rivolta alle scuole ed alle 20,30 aperta a tutta la cittadinanza. Il laboratorio extra curricolare “Facciamo Teatro, Giornata della Memoria”, è realizzato dalla Scuola Secondaria di primo grado “A. Costa” IC 6 Imola in collaborazione con Comune di Imola.

Il laboratorio ha messo in scena le figure di tre donne. La recita ha preso il via con La figlia che avremmo sempre voluto; la storia di Marta / Naomi Morgenstern (traduzione, Rita Chiappini). Quando aveva otto anni, sua madre, nel tentativo di salvarla, l’ha allontanata da Czortkov, sua città natale, mandandola a Varsavia, con una falsa identità; nonostante le circostanze, sopravvive nella realtà della perdita e della distruzione.

E’ poi proseguita con “Canto di una donna libera” di Jasmin Darznik; Teheran, 1950. Ispirato alla vita e alla poesia di Forugh Farrokhzad; è un resoconto preciso e potente della necessità di opporsi e dire la propria, e delle conseguenze del coraggio. Per tutta l’infanzia, a Teheran, le avevano detto che le bambine persiane dovevano essere umili e silenziose.

A concluder la recita è stata la storia di Mahsa Amini, giovane donna uccisa dalla polizia iraniana perché non indossava correttamente il velo. Da qui scatta qualcosa… una ribellione di tante donne e uomini che vogliono dimostrare che tutto questo non è più tollerabile.

“È compito di ognuno di noi, di ogni individuo che ama la libertà, essere al loro fianco” dicono gli studenti e le studentesse protagonisti della recita.

Martedì 31 gennaio letture e musica 

Martedì 31 gennaio, alle ore 18,30 nella Sala “Mariele Ventre” (via Emilia, 69), gli alunni dell’Istituto Comprensivo 7 di Imola propongono la realizzazione di “Libera di perdonare”, letture ad alta voce e musica dal vivo ispirate al libro autobiografico di Eva Mozes Kor Le gemelle di Auschwitz (Newton Compton Editori). Una precisa ricostruzione della storia delle gemelle Eva e Miriam Mozes che, a soli dieci anni, vennero deportate nel più terribile dei campi di concentramento e miracolosamente riuscirono a sopravvivere agli esperimenti del medico Josef Mengele. Dopo l’odio per i carnefici, un nuovo obiettivo: tutelare la memoria e insegnare che ciascuno di noi può fare la differenza per spargere semi di speranza e di pace. Per la realizzazione dell’evento sono stati coinvolti i Teen LaAV (Lettori ad Alta Voce), il Coro Teen e l’Orchestra Orsini Senior della Scuola Secondaria di I grado “L. Orsini” (Istituto Comprensivo 7 di Imola) impegnati sia come lettori che come musicisti. La Sala “Mariele Ventre” è stata gentilmente concessa dalla Fondazione Accademia Internazionale di Imola “Incontri con il Maestro”. L’iniziativa è rivolta a tutta la cittadinanza con ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Il vicesindaco Castellari: “siamo orgogliosi di voi” 

“Anche quest’anno la scuola imolese ha interpretato e declinato con grande impegno, dedizione e zelo il valore di questa giornata. Il primo pensiero è un pensiero di gratitudine immensa verso alunni e insegnanti per tutto il lavoro di memoria vissuta che ha caratterizzato la riflessione svolta – commenta Fabrizio Castellari, vice sindaco ed assessore alla Scuola -. Siamo orgogliosi di voi. Ancora una volta la scuola del territorio si dimostra una comunità viva e vivace, capace di lavorare e interloquire con tutte le agenzie culturali ed educative della città, in primis il Cidra, la biblioteca comunale, l’Aned, l’Anpi e tanti altri. La scuola ha compreso benissimo il passaggio dal ricordo al dovere di tramandare una testimonianza, proprio mentre si assottiglia il numero dei testimoni viventi scampati a quella immane tragedia. La scuola ha compreso il valore della memoria, antidoto forte all’indifferenza e fondamento sano di un sentimento di solidarietà, fratellanza, pace e coesione. I drammi di oggi chiamano tutti a tenere alti e a rinnovare ogni giorno questi valori”.

L.F