Le Sardine di Rimini “non appoggiano nessun candidato alle primarie del centrosinistra riminese, qualora ci fossero”. Lo precisa il movimento dopo l’incontro di qualche giorno fa tra Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e aspirante sindaca, e Mattia Santori, fondatore delle 6000 sardine. “La nostra posizione è di neutralità perché quello che ci muove sono i valori e i principi ispiratori del centrosinistra non uno o l’altro candidato o candidata”. Un messaggio che oggi, aggiungono le sardine, nella Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, “assume un significato ancora più importante ed evidente”.

Le Sardine “nascono per per fare banco, per unire: non è quindi corretto tirarle per la giacchetta”, mandano a dire. “Anche perché poi la giacchetta come si sa non fa parte del corredo di una sardina. Che invece come tutti i pesciolini sguilla. E quindi vi preghiamo di lasciarci sguillare via libere, non imbrigliateci in ragionamenti e situazioni in cui non vogliamo stare”. Quello che interessa, concludono, è l’attivazione di “una politica che risponda ai bisogni della città”. Quindi convergeranno e staranno “ben compatte e determinate al fianco del candidato o della candidata che il centrosinistra unito sceglierà, lo faremo per il bene che vogliamo a Rimini, a chi la abita e a chi la abiterà”.