La Rocca sforzesca, Palazzo Tozzoni, il complesso del “Sante Zennaro” e l’Archivio Carducci. Sono alcuni dei cinque luoghi che il Fai di Imola aprirà al pubblico in occasione delle Giornate di primavera del 23 e 24 marzo.

Per l’occasione i cittadini potranno visitare e conoscere la storia della Rocca, con la possibilità di ricordare anche la figura di Leonardo da Vinci, di cui quest’anno ricorre il 500° anniversario della morte e che fu a Imola nel 1502 al seguito di Cesare Borgia, proprio per studiare le fortificazioni della città, Rocca compresa.

C’è poi Palazzo Tozzoni, realizzato per volere dei conti Tozzoni tra il 1726 e il 1738, secondo il linguaggio architettonico del Seicento e Settecento bolognese. Si potranno visitare due appartamenti: il Barocchetto costruito tra 1736 e 1738 e quello Impero, oltre all’archivio di famiglia, dove si conservano i documenti relativi all’attività del palazzo tra la fine del 1400 e gli anni Settanta del secolo scorso. Palazzo Vacchi Suzzi è invece uno dei palazzi più significativi dell’Ottocento. Terminato nel 1884, vide il coinvolgimento di numerosi artisti e artigiani, soprattutto bolognesi.

E ancora, il complesso del “Sante Zennaro”. Realizzato dalla Provincia di Bologna negli anni Sessanta come “Istituto Medico Psicopedagogico”, è stato poi dedicato alla memoria di Sante Zennaro per collocarvi i bambini con malattie psichiche e intraprendere con loro un percorso riabilitativo. Infine, l’Archivio Storico Scolastico Istituto Comprensivo 2, noto come “Archivio Carducci”, che ospita diversi fondi risalenti al periodo tra il 1863 e il 1990. L’Archivio, per molti anni trascurato e disperso in numerosi locali dell’Istituto, dal 2007 è al centro di un progetto di recupero nato dalla volontà di un gruppo di insegnanti delle scuole elementari e medie.