A seguito dell’evento, nonostante le analisi ambientali effettuate da Arpae non abbiano riscontrato concentrazioni elevate di inquinanti, il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl ha comunque attuato un piano di monitoraggio di campioni di matrici alimentari per valutare eventuali impatti a lungo termine delle ricadute dell’incendio.
Oltre alle matrici vegetali si è proceduto anche al campionamento di matrici di origine animale presso due impianti di macellazione, prelevando 8 campioni di polmone, di milza e di grasso in altrettanti suini provenienti da allevamenti dei territori di Faenza, Russi e Imola. Inoltre, è stato sottoposto a prelievo anche il latte in due allevamenti rurali bovini.
Le analisi sono state effettuate presso il laboratorio di Bologna dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, e sono state confrontate con campioni di controllo non esposti all’incendio.
Il monitoraggio completo prevede le seguenti indagini:
- Determinazioni di metalli in tutte le matrici vegetali e in quelle animali (latte e campioni di polmoni e milza dei maiali) (completate)
- Determinazioni di diossine in 11 campioni vegetali e nei campioni di latte e del grasso di maiale (analisi in corso)
Il presente rapporto è preliminare poiché sono al momento disponibili solo una parte dei risultati analitici
Per quanto riguarda dunque le analisi sui metalli, per tutti i campioni, sia di matrici vegetali sia animali, la concentrazione è risultata significativamente inferiore ai valori previsti dalle normative e non si osservano differenze significative con i campioni prelevati prima dell’incendio.
I dati devono peraltro essere valutati tenendo presente che l’area di indagine in cui sono stati prelevati i campioni è un’area fortemente antropizzata, caratterizzata da un’agricoltura di tipo intensivo, dalla presenza di traffico veicolare e di numerose emissioni da attività produttive.
Comments are closed for this post.