La partenza ad handicap in ognuno dei set costa cara alla Consar Rcm mettendo su un piano inclinato la sua partita a Taranto, che l’ha vista per il resto combattiva, con il giusto atteggiamento e con la convinzione di poterne cambiare il corso. Significativo il terzo set in cui Goi e compagni rimontano lo svantaggio, si portano in testa, annullano quattro match ball e non sfruttano un set ball. La Gioiella Prisma vince 3-0 e fa un balzo importante nella sua corsa verso la permanenza in SuperLega, la Consar Rcm, pungente al servizio (6 ace), efficace in ricezione (60%) e più che discreta a muro (8 i block vincenti), rimanda l’appuntamento con la prima vittoria.

I sestetti di partenza

Coach Zanini mantiene il sestetto che ha iniziato la gara di Trento con Queiroz in regia e Klapwijk opposto, Fusaro e Candeli al centro, e Vukasinovic-Ulrich in attacco, l’applauditissimo ex Goi, tra gli artefici della promozione in SuperLega di Taranto, libero. Anche coach Di Pinto non cambia l’assetto della sua squadra. Identica a quella che ha giocato a Cisterna: Falaschi-Stefani nella diagonale di regia, Di Martino e Alletti al centro, Randazzo e Joao Rafael in attacco e Laurenzano come libero.

La cronaca della partita

Inizio aggressivo della Gioiella che piazza subito un break di sei punti. E’ Vukasinovic a frenare i padroni di casa mettendo giù il primo punto per i suoi e dando il la alla riscossa. La Consar Rcm guadagna fiducia e sale nel gioco: recupera tre punti (6-3) e si arrampica fino al -1 (10-9), con un break di 4 punti, grazie anche a un gran muro di Fusaro su Di Martino e a un ace di Klapwijk (il primo dei 4 della sua partita). I padroni di casa fiutano il pericolo e allungano di nuovo con un altro break (18-13) per poi affidare a Randazzo gli ultimi tre punti del set.
Parte bene anche nel secondo set la Prisma Taranto, che prende subito un buon vantaggio: 3-0 e 6-2 sull’asse Stefani-Randazzo, che chiuderanno il match rispettivamente con 19 e 17 punti. Per Randazzo anche un 62% in attacco e il premio finale come Mvp. Sale di tono Klapwijk (5 punti per lui in questa frazione) e la Consar Rcm si riporta sotto (8-6). I pugliesi si producono in un nuovo scatto portandosi sul +4, un divario che la squadra di Zanini non riesce più a ricucire anche perché l’ex Ravenna si ritaglia un ruolo da protagonista nel set (8 punti e 70% in attacco).
Inizio in fotocopia anche nel terzo set, con la Prisma che si porta sul 3-0. Prova a reagire la Consar Rcm, nel cui sestetto iniziale ci sono ora Biernat, Comparoni e Orioli: prima si porta a -1 (4-3) e poi con Vukasinovic trova la prima parità del match  a quota 6 e con un potente ace il primo vantaggio (7-8). Taranto tenta due scatti, subito rintuzzati; il terzo porta i padroni di casa dal 18-16 al 22-17. Sembra finita, ma qui viene fuori tutto l’orgoglio e lo spirito indomito della Consar Rcm Klapwijk con due ace rialza Ravenna (22-21). La Prisma arriva al 24-22, il sestetto di Zanini annulla 4 match ball e si apre la strada per la vittoria del set (25-26) con Vukasinovic ma poi non chiude. Il muro di Di Martino mette fine alla contesa al quinto match-ball.

Il commento di Coach Zannini

“In tutti e tre i set siamo partiti col punteggio a sfavore e questo ha condizionato sicuramente l’andamento totale della partita. Peccato, perché se analizziamo quello che è accaduto nel resto dei set ce la siamo sicuramente giocata e perché le energie per allungare la partita c’erano anche se siamo tornati tutti in palestra dopo il Covid da poco. Poi bisogna fare i complimenti a Taranto perché ha fatto un’ottima gara, ed è giusto riconoscerlo”.