Il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e il primo cittadino di Ravenna Michele de Pascale hanno espresso i propri pareri a seguito della visita di Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen a Forlì durante la mattinata di mercoledì 18 gennaio. Zattini si è dimostrato contento e soddisfatto della visita e dei 1,2 miliardi stanziati dal PNRR, mentre è parso critico e pessimista De Pascale, il quale giudica poco utile e mal distribuita la spesa.
Le parole di Zattini
“La presenza qui a Forlì della Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, rappresenta un momento di grande vicinanza da parte del Governo e della Commissione alla nostra comunità dopo la tragedia che abbiamo vissuto a maggio. Io non avevo dubbi. Chi pensava che saremmo stati dimenticati dovrà ricredersi.”
Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale è critico
“Al primo annuncio di queste ulteriori risorse avevo sperato davvero che potessero essere destinate agli indennizzi per famiglie e imprese. Ricordo a tutti che da otto mesi attendono senza aver visto un euro e che, nonostante le promesse del Governo, non sono ancora nemmeno indennizzabili i beni mobili (arredi e veicoli).
“Questa mattina a Bologna è stato confermato – continua de Pascale – direttamente dalla Presidente Meloni che si tratta di risorse che anche in questo caso potranno essere utilizzate solo per opere pubbliche. Oltretutto, vista la scadenza al 2026 per l’utilizzo delle risorse Pnrr, sarà necessario destinarle in larghissima parte alle opere già annunciate e che al momento sono state finanziate dal commissario con risorse nazionali. Rischia perciò di essere sostanzialmente una partita di giro, peraltro con una fonte di finanziamento a scadenza ravvicinata e molto più complessa da gestire’”continua il sindaco di Ravenna e presidente della provincia.
“Dallo scorso giugno non ho purtroppo avuto modo di farlo in altra sede e mi sento di fare tre doverose richieste alle presidenti Meloni e Von der Leyen: spostare subito più risorse possibile dagli investimenti pubblici agli indennizzi per i privati e le imprese, che rappresentano al momento la vera urgenza; garantire che non ci saranno ulteriori aggravi burocratici collegati all’applicazione delle norme che regolamentano il Pnrr sulle opere urgenti già programmate; garantire che, a differenza di quanto avvenuto per gli ammortizzatori sociali, in larghissima parte ritornati allo Stato, le risorse nazionali già allocate ed eventualmente sostituite da quelle Pnrr saranno reindirizzate su altre opere per la sicurezza del nostro territorio. La Romagna ha bisogno di concretezza e risposte immediate, non di conferenze stampa a porte chiuse” conclude de Pascale.
L.F
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